“Sei felice di partire?”
C’è una domanda che, in questo periodo molti mi fanno; si presenta sotto varie forme, ma il succo è sempre lo stesso: “Sei felice di partire?”. Siccome sono piuttosto stufa di rispondere ogni volta, risponderò qui, una volta per tutte.
Come mi sento non so proprio spiegarlo, perchè ci sono tantissime emozioni che si mischiano, e ne creano nuove, strane, difficilissime da spiegare! Comunque ci provo…
Sono certamente felice, perchè un’occasione così non capiterà ancora (anche se, conoscendo papà, non si può mai dire!! 😉 ) e penso che vivrò emozioni uniche, penso che mi divertirò molto e avrò la possibilità di vedere un sacco di cose nuove!
Sono curiosa, perchè non so cosa mi aspetta, e non vedo l’ora di scoprirlo…
Per lo stesso motivo ho paura, la paura che tutti hanno, quella dell’ignoto! Cosa mi aspetta dopo le Alpi, dopo l’Europa, e dopo un oceano? Che cosa troverò dopo un volo lunghissimo? La paura è certamente una delle emozioni che prevale…
Sento la malinconia… ma non di persone, o cose, ma di abitudine… Oggi mi sono svegliata e sono rimasta ad osservare la luce che passa tra le persiane, una luce debole, adatta alle pupille stanche appena svegliate, mi è quasi sembrato che fosse estate, che io avessi almeno un mese davanti a me per stare a casa, godermi la “solitudine” e il riposo… e poi mi è venuto in mente che non sarà così, che quest’anno sarà tutto diverso… E questa malinconia mi viene ogni volta che c’è qualcosa, qualsiasi cosa che mi ricorda l’estate: i giri in bici per la via, una passeggiata in piazza con il cono gelato, una mattina calda in cui unica prospettiva è quella di riposarmi…
Ecco quello che molti mi chiedono di dire in poche parole, e io mi trovo costretta a rispondere: “Sì, sono felice, solo un po’ preoccupata…”
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