Una famiglia…tanta curiosità…un sogno….Il Mondo !

Prima di partire

Turchia “On The Road”

Ed eccoci qua, i CinqueNelMondo sono tornati !

I piu’ pensavano che ormai le avventure da famiglia in viaggio fossero finite: i figli maggiorenni fanno vacanze per conto loro (come è giusto che sia), trovare date condivise è peggio che trovare una sala riunioni libera al lavoro, e quindi ormai ci si era un po’ rassegnati alla “famigliola classica”, 2 genitori ed una piccola principessa, anche lei ormai quasi adoloescente.

Ed invece….

Ed invece Papà Sognatore, che aveva già fatto il budget e prenotato voli aerei, noleggio auto e qualche albergo per la “famigliola classica”, buttando li’ a cena una domanda piu’ di prassi che di sostanza (noi a Pasqua andiamo in Turchia, voi cosa fate ?) si è trovato davanti alla risposta inaspettata: “Veniamo anche noi !”.

E dopo un attimo di incertezza (“Ma come ? E l’università ? Le lezioni, gli esami…”), gli è toccato prenotare nuovi voli aerei, una macchina piu’ grande, nuove stanze d’albergo.

Si parte quindi alla scoperta della Turchia storica (Efeso, Pergamo, Aphrodisia) e di qualche meraviglia naturale (Pamukkale e il “castello di cotone”, Cirali con i suoi “fuochi fatui”), con la speranza di ritrovare il piacere di stare tutti assieme anche ora che in famiglia ci sono piu’ adulti che bambini !

Per i piu’ curiosi, l’itinerario in auto di circa 1.600 Km:

Itinerario Turchia Storica


Vite e Sogni

Sera di fine Luglio, da un balcone guardo il sole tuffarsi nel mare oltre Ibiza, e poi il cielo diventare di quasi tutti i colori dell’arcobaleno, Venere in alto a sinistra osserva il giorno lasciare il posto alla notte. Le barche passano lente, poco vento e nessuna fretta, qualche gabbiano vola pigro in alto e i primi pipistrelli iniziano a danzare in cielo.
Quante vite abbiamo per inseguire i nostri sogni ? Una, mi rispondo…e allora forse vale la pena provare ad inseguirli, questi sogni.
Passiamo il tempo a cercare di costruirci sicurezze, mese dopo mese e stipendio dopo stipendio. Quanta vita lasciamo in questo sforzo ?
Le sicurezze aumentano col passare del tempo, ma è un po’ come stare fermi a costruire poco per volta un’auto 4×4, abs, 11 airbag, tutti i controlli elettronici per poi restare fermi ad osservare il cruscotto perchè non sappiamo dove andare. Non sarebbe più piena, piu viva, la scelta di salire su un’ utilitaria e partire per il luogo dove abbiamo sempre voluto essere ?
La notte è ormai al suo posto, i pensieri rallentano…chissà che il nuovo giorno non mi porti un nuovo sogno da inseguire.
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Hawaii E Relax – Parte 1: Oahu E Kauai

Alla fine la magia delle Hawaii si è avverata, qui l’acqua del Pacifico è alla giusta temperatura per un rilassante bagno di mare e le spiagge sono accoglienti.

Di Oahu avevamo letto che non era granché,  che se non si è interessati alla mondanità di Waikiki la si può evitare, che dopo aver visto le altre isole sarebbe rimasto il rimpianto del tempo sprecato su questa isola…a noi invece è piaciuta: sarà stato per il piccolo ma accogliente cottage con micro-giardino annesso, sarà che abbiamo abbandonato subito Honolulu e Waikiki e ci siamo diretti verso la costa est, con le sue belle spiagge bianche, qui il relax post on the road ha avuto un ottimo inizio:

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Anche Waikiki non è poi così male, certo è pieno di hotel e negozi di lusso e ci abbiamo messo mezz’ora a trovare parcheggio,  però ci sono anche tante famiglie del posto che si fanno il loro barbeque tra le palme e decine di giovani e meno giovani che aspettano l’onda giusta:

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Kauai invece è un tuffo nella natura, l’isola è molto piovosa (ma piove soprattutto di notte, anche se ci siamo beccati qualche pioggerella “orizzontale”, cioè acqua che scende ma nessuna nuvola sopra di noi…) e per questo è verdissima oltre ad avere un serie di belle spiagge dalla sabbia dorata:

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In una di queste spiagge abbiamo anche incontrato un ospite inatteso,  una foca monaca che si riposava beata sulla riva al termine della sua pesca quotidiana:

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Ma visto che con il relax è meglio non esagerare, per non rischiare di impigrirci siamo andati a vedere il Waymea canyon, detto il gran canyon del pacifico, ed il vicino parco naturale dove un sentiero nella giungla avrebbe dovuto portarci a vedere un magnifico panorama: molto bello il sentiero (abbiamo anche incontrato una coppia italiana alla ricerca di insetti nel terriccio), una fregatura il panorama, visto che eravamo immersi dentro una nuvola e non si vedeva un bel niente !

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Dopo la faticata ci siamo concessi un bagno in una spiaggia della costa sud, meno bella di quelle a nord viste finora, ma che ci ha regalato due belle sorprese:

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Qui a Kauai la natura è proprio di casa !

L’ultima mattina abbiamo visto una bella cascata e poi abbiamo dovuto abbandonare a malincuore il cottage affittato, stava in un complesso talmente lussuoso che all’arrivo qualcuno dei più maligni ha detto “papà, abbiamo sicuramente sbagliato strada…”, ma soprattutto era circondato da una piacevole terrazza in legno con vista su un curato giardino tropicale che sarà difficile non riportare alla memoria nei giorni più freddi del prossimo inverno…

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Compagni Di Viaggio – 2015

A volte è bello sapere di non essere da soli.
A volte è bello sapere che c’è una famiglia come la nostra, che forse, se potesse, partirebbe domani e girerebbe per il mondo a tempo indeterminato.
A volte è bello sapere che c’è una Mamma Sognatrice che ha lo stesso spirito di avventura di Papà Sognatore e un Papà Paziente che la bilancia, come la nostra Mamma Paziente, e due adolescenti sereni, spesso sorridenti, a completare la famiglia.

Per qualche anno abbiamo fatto delle vacanze con questa famiglia, e sono sempre state vacanze piacevoli, rilassate…

Ora è arrivato il momento di un’avventura un po’ più “grande” e (forse) anche un po’ più stressante ma, mi auguro, anche molto appagante: benvenuti !

Domani si parte !


Non Riesco A Capire, E Allora…..Parto !

Sono giorni di passione, giorni di speranze e delusioni…ci provo, mi sforzo di capire quali possono essere le motivazioni di chi vota in un certo modo, apparentemente irrazionale…

Ma non ce la faccio…cerco di vestirmi con panni diversi, di immedesimarmi in un altro modo di pensare, ma proprio non ci riesco…e allora cosa faccio ?

Parto !

Mi butto nell’organizzazione di una breve vacanza in un luogo non troppo lontano, ma spero lontano abbastanza da questa maggioranza di gente che vive intorno a me e che ragiona e vota in un modo che io non riesco a capire.

Destinazione ? Marocco, in particolare Fez, la regina delle città imperiali del nord. Marocco perché due anni fa ci è piaciuto, con la sua gente semplice ed un atmosfera ancora “vera”. Marocco perché ai nostri occhi è un altro mondo, dove dimenticare per un po’ egoismi e provincialismi che imperversano qui da noi…

E poi le grida del Muezzin danno assuefazione, lo sapevate ?


Non è Tutto Perfetto…

In che senso?? Non intendo tutte le valigie prontissime o che altro, ma… be’… ciò a cui devo rinunciare per un viaggio così.
Non potrò giocare la finale del torneo scolastico di pallamano, perchè si svolgerà lunedì; probabilmente non potrò fare il saggio di ginnastica artistica, perchè si farà domenica 3 all’aperto, ma, se piove, sarà rimandato a venerdì 8 e… il disegnino del meteo sono fulmini e saette rosse… 

Insomma, bisogna fare anche delle rinuncie, ma io non so se sono così pronta…

A volte penso: “Ma non saremmo potuti partire dopo la fine della scuola come tutti i comuni mortali??” No, non possiamo… Perciò non mi resta che lamentarmi in silenzio. 😦


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Scaldiamo I Motori (Un Po’ Preoccupati….)

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Sei ore al decollo, i bagagli sono pronti (o quasi….), ed il nervosismo, come al solito, serpeggia….Tutto bene, direi !

L’ unica cosa che non ci aspettavamo di questa partenza è il partire preoccupati: anche ieri sera il terremoto si è fatto sentire, e così, anzichè partire lasciando a casa i parenti preoccupati per il nostro viaggio in luoghi esotici, partiamo preoccupati per i parenti che restano a casa !

Anche questa un’esperienza nuova, ma che avremmo preferito evitare…


“Arrivederci”, Amici Miei…

Manca poco, pochissimo… solo quattro giorni!!
E non so cosa pensare, perchè non ho idea di cosa mi aspetta; non ho mai fatto un’ esperienza simile e quindi non so proprio cosa immaginare! E’ come se fossi davanti a un quadro e, più si avvicina la partenza, più io mi avvicino al quadro e quindi vedo una parte sempre più piccola, non riesco a comprendere tutto il senso dell’opera.

Invece, se mi guardo indietro vedo tutto quello che sto per lasciare durante i prossimi tre mesi: la solita routine (ma sarà davvero un peccato !?), la mia casa, il mio paese, i miei parenti e i miei amici… per tre mesi!!! praticamente 1/3 dell’anno scolastico!!
A proposito di amici…volevo dedicare loro una poesia… 

SE MI CHIEDI…
Se mi chiedi quanto è grande l’universo,
Posso dirti: “Fino a quanto riesci a immaginare”;
Se mi chiedi quante gocce formano il mare
Posso dirti: ” Tante quante le lacrime di un’innamorata”;
Se mi chiedi quanti sono i granelli di sabbia in una spiaggia,
Posso dirti: “Tutti quelli che riesci a contare”;
Ma se mi chiedi quanto bene ti voglio,
Allora lì cala il silenzio…

Voglio dire a tutti i miei amici di pensarmi sempre, ogni volta che gli mancherò. Quando farete il pic-nic di fine scuola, io sarò lì con voi, vi sarò vicina con il pensiero…
Ma insomma!! Quanto la  facciamo tragica!! Non è mica un addio! Vedrete che tre mesi passano in fretta!

AMICI, VI VOGLIO TANTO, TANTISSIMO BENE!!!


La Crisi, Ovvero il Senso Di Colpa

Tante volte in queste settimane in cui abbiamo annunciato i nostri programmi per l’estate ad amici, parenti, conoscenti ed anche a sconosciuti (la ragazza delle prenotazioni dal dentista, per esempio…), ci siamo sentiti in colpa. Non perchè stiamo facendo qualcosa di sbagliato o di dannoso per qualcuno, ma perchè in questo periodo in cui un discorso su due include la parola “crisi” diventa difficile raccontare di un viaggio lungo 3 mesi.

Difficile perchè magari la persona con cui stai parlando ha un lavoro precario, oppure ti ha chiesto se conosci qualcuno che puo’ offrirgli un secondo lavoro per integrare lo stipendio, oppure rinuncia ad un piccolo lusso extra da 50 euro perchè soldi non ce ne sono. E allora, davanti a quello sguardo un po’ sorpreso, un po’ invidioso ed in alcuni casi anche sospettoso (avranno vinto alla lotteria e lo tengono nascosto ? sono evasori totali di quelli che senti al telegiornale ?) non puoi fare a meno di sentirti in colpa.

Piu’ di una volta mi sono trovato a riflettere sull’opportunità di fare questo viaggio in un momento come questo, nel quale altri forse piu’ saggi (o meno avventurosi, non so…) metterebbero da parte questi soldi per un futuro che si presenta sempre piu’ incerto, soprattutto per due pazzi come noi che hanno da tempo rinunciato alle “certezze” di un lavoro stipendiato….Ma sono sempre arrivato alla conclusione che rinunciare a questo viaggio non avrebbe certo giovato alle persone che sono state colpite dalla crisi, e che il fatto che siamo stati (certamente) molto fortunati e (forse) anche abbastanza bravi nel nostro lavoro da potercelo permettere non comporta nessuna colpa.

Il mondo è un libro

Certo, questo denaro potrebbe essere speso in molti modi diversi, modi che possono sembrare piu’ utili e meno futili di un viaggio in località esotiche….questo lo sappiamo….

Sul frigorifero della nostra cucina c’è uno di quegli affari magnetici con scritto “Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne conoscono solo una pagina”… ecco, quando ci penso vedo questo viaggio anche come un investimento per il futuro, un capitale speso per fare in modo che, avendo letto qualche pagina diversa da quella che abbiamo davanti tutti i giorni, sia noi che i nostri figli sapremo scrivere delle pagine migliori di quelle che sono state scritte per questi anni.


Un Mese Alla Partenza: “Allora, tutto pronto ?”

Eh si, manca solo un mese alla partenza, inizia a serpeggiare un po’ d’inquietudine e, puntualissima, arriva da più’ parti la classica domanda: “Allora, tutto pronto ?”

A dire la verità, non è che i preparativi stiano procedendo a tutta velocità, e poi…..non è che ci sia un gran che da preparare ! Diciamo che, una volta sistemate le cose strettamente necessarie (biglietti, passaporti, vaccini), l’ultimo grosso ostacolo da superare sarà la preparazione dei bagagli. Già, nel nostro caso questa semplice attività si trasforma quasi sempre in un compito titanico, rimandato fino all’ultimo momento (stavolta l’aereo è verso sera, per cui immagino che la mattina dell’ultimo giorno saremo ancora a scegliere capi di abbigliamento da mettere in valigia…) e fonte di nervosismo tra mammapaziente (in questo caso, un po’ meno paziente…) e papàsognatore (che, proprio perchè sognatore, ai bagagli tende a non dare molta importanza…).

E questa volta la cosa, perlomeno per quanto riguarda l’abbigliamento, dovrebbe essere anche piu’ semplice del solito: saremo quasi sempre al mare, temperature tra i 27 ed i 35 gradi, un maglioncino giusto perchè non si sa mai…e poi, non è che dobbiamo portare abbigliamento per tutto il viaggio: è previsto un pit-stop in lavanderia ogni due settimane, per cui dovremmo portare il necessario per 10 – 15 giorni.

E invece, so già che ci troveremo un’ora prima di partire per l’aeroporto a sistemare le ultime cose, a cercare una maglia o un pigiama a maniche lunghe del quale ci sembra di non poter fare a meno…ecco, il gatto almeno non ce l’abbiamo !!


“Sei felice di partire?”

C’è una domanda che, in questo periodo molti mi fanno; si presenta sotto varie forme, ma il succo è sempre lo stesso: “Sei felice di partire?”. Siccome sono piuttosto stufa di rispondere ogni volta, risponderò qui, una volta per tutte.

Come mi sento non so proprio spiegarlo, perchè ci sono tantissime emozioni che si mischiano, e ne creano nuove, strane, difficilissime da spiegare! Comunque ci provo… 

Sono certamente felice, perchè un’occasione così non capiterà ancora (anche se, conoscendo papà, non si può mai dire!! 😉 ) e penso che vivrò emozioni uniche, penso che mi divertirò molto e avrò la possibilità di vedere un sacco di cose nuove!
Sono curiosa, perchè non so cosa mi aspetta, e non vedo l’ora di scoprirlo…
Per lo stesso motivo ho paura, la paura che tutti hanno, quella dell’ignoto! Cosa mi aspetta dopo le Alpi, dopo l’Europa, e dopo un oceano? Che cosa troverò dopo un volo lunghissimo? La paura è certamente una delle emozioni che prevale…
Sento la malinconia… ma non di persone, o cose, ma di abitudine… Oggi mi sono svegliata e sono rimasta ad osservare la luce che passa tra le persiane, una luce debole, adatta alle pupille stanche appena svegliate, mi è quasi sembrato che fosse estate, che io avessi almeno un mese davanti a me per stare a casa, godermi la “solitudine” e il riposo… e poi mi è venuto in mente che non sarà così, che quest’anno sarà tutto diverso… E questa malinconia mi viene ogni volta che c’è qualcosa, qualsiasi cosa che mi ricorda l’estate: i giri in bici per la via, una passeggiata in piazza con il cono gelato, una mattina calda in cui unica prospettiva è quella di riposarmi…

Ecco quello che molti mi chiedono di dire in poche parole, e io mi trovo costretta a rispondere: “Sì, sono felice, solo un po’ preoccupata…”


Vaccinazioni, Ovvero Il Giorno Del Dubbio

Eh si, quando ci si vuole spingere ad esplorare altre regioni del mondo, abbandonando cosi’ la (relativa) sicurezza del dorato mondo occidentale, ci si deve prima o poi confrontare con uno sgradevole effetto collaterale: i rischi sanitari e le relative vaccinazioni.

Quando immagino e poi pianifico un viaggio naturalmente penso anche ad eventuali rischi per la salute, ma in genere l’argomento viene elaborato come un semplice compito da svolgere prima della partenza e pianificato nel calendario alla voce “Vaccinazioni – almeno due mesi prima”.
Poi arriva il giorno dell’appuntameno con il medico dell’asl (e questa volta erano anche in due, a
rafforzare il messaggio….), il quale, dopo averti chiesto informazioni su itinerario, tempi e modalità di viaggio, ti illustra tutta una serie di rischi e di malattie (alcune delle quali anche sconosciute…) che farebbero passare la voglia di viaggiare anche a Marco Polo.

Ed è qui che nasce Il Dubbio: ma chi me lo fa fare ? Ma veramente voglio andare a mettere a repentaglio la salute di tutta la famiglia solo per vedere un panorama un po’ diverso ?
Puoi reagire in due modi: o inizi a domandare, fai calcoli di probabilità, ti informi sulle
controindicazioni dei vaccini in modo da poter dare un assenso razionale e ponderato, valuti i rischi (e sei disposto ad annullare il viaggio ed a prenotare a Diano Marina), oppure pensi “speriamo che la roba che mi stanno iniettando non sia più dannosa della malattia” e ti sottoponi alla vaccinazione docile come un agnellino.

Il Dubbio naturalmente rimane anche nei giorni successivi, ma piano piano si ridimensiona e altre
considerazioni pratiche (“ci vanno milioni di turisti, noi siamo 5 su milioni, mica si ammaleranno tutti…”) e meno pratiche (“non vedo l’ora di partire !”) lo fanno passare in secondo piano, ed il gusto dell’avventura e della scoperta torna prepotente a sovrastare le preoccupazioni.

Anche perchè, come si fa ad essere preoccupati pensando ad un tramonto cosi ?


Che Notizia Vuoi Prima: Quella Buona o Quella Cattiva??

Lo sapevo, prima o poi doveva arrivare, era segnato da un bel po’ di tempo sulla casella  17 aprile del calendario: “Vaccini, ore 13.30”.

E così sono uscita da scuola due ore prima per andare a proteggermi da malattie che qui non sono diffuse:

  • Malaria
  • Epatite A (???)
  • Tifo
  • Meningite…

E dopo una attenta (ma soprattutto lunga, trooooppo lunga) analisi dei vaccini già fatti, di quelli necessari, del nostro itinerario e anche del lavoro di mamma e papà, ci hanno resi immuni a un sacco di roba. 
“Ora siamo spaventati, abbiamo il terrore della malaria e delle zanzare!” dice papà, “Ma, d’altronde non si può nascondere la testa sotto la sabbia” constata mamma. E’ vero, bisogna essere ben informati su tutto, e non solo sulle spiagge caraibiche, i paesaggi da sogno o le città orientali…
Purtroppo però le cose vanno accettate con tutto, che sia positivo o negativo, perciò… (comunque so che le zanzare non ci pungeranno se andremo in giro vestiti con maniche e pantaloni lunghi, scarponi… tanto ci sarà solo una trentina di gradi!! 😉 )

E ora la bella notizia: niente compiti!!! O se non altro saranno meno rispetto al solito. 

Quindi, tra aspetti positivi e negativi manca sempre meno alla nostra partenza… temo che mi toccherà visitare l’Indonesia così com’ è!
Be’, da quel che ho capito non dovrebbe essere tanto male!!!


Perchè Non Sopporto Quelli Che “Non è Più Come Una Volta”

Per organizzare questo viaggio ho letto decine e decine di recensioni di isole, alberghi, spiagge, e centinaia di post sui piu’ disparati forum e blog che parlano di viaggi e turismo.

E sempre, sempre, sempre, nel bel mezzo di un thread in cui si parla di un’ isola che a me fa sognare solo a pronunciarne il nome, o di una città per me terribilmente affascinante, spunta qualcuno che dice (le parole cambiano, ma il concetto è sempre quello):

“Si, ma ormai <<isola/spiaggia/città/paese che vuoi tu>> non è più come <<10/20/30>> anni fa, adesso è super costruita, commerciale, ha perso il suo fascino, ecc. ecc. ecc.”.

Ora, premesso che sono molto invidioso di chi ha visto questi luoghi bellissimi quand’erano all’apice della loro bellezza, vorrei dire alcune cose a questi fortunati precursori:

– Sappiamo anche noi che tutto cambia, che la globalizzazione appiattisce le culture dei vari paesi, che è sempre piu’ difficile trovare spiagge idilliache e lontane dal turismo di massa…c’è bisogno di ricordacelo ogni volta ?

– Magari, anche se tutto è piu’ appiattito di qualche anno fa, anche se in una certa isoletta sperduta adesso saremo in 100 invece che da soli, questi rimangono comunque luoghi splendidi, e sicuramente diversi da quelli in cui viviamo tutti i giorni.

– Dopotutto, il fatto che si possa raggiungere un magnifico tempio sperduto nella foresta tropicale con volo low cost + autobus navetta con aria condizionata anzichè con un massacrante viaggio di 6 ore nel cassone di un camion seguito da 2 ore di trekking a 36°, potrebbe non essere un’evoluzione cosi’ negativa (soprattutto per chi viaggia con figli al seguito :-)). E se il prezzo da pagare è avere intorno qualche turista in più, ….beh….pazienza !

Quindi, cari esploratori del mondo che fu, la prossima volta tenete per voi il vostro commento nostalgico e non demoralizzate chi quei luoghi li deve ancora visitare. A meno che, insieme al vostro commento, non siate in grado di suggerire un altro luogo che è proprio come <<isola/spiaggia/città/paese che vuoi tu>> di <<10/20/30>> anni fa: allora, e solo allora, il vostro commento avrebbe una sua utilità, ma altrimenti….lasciateci sognare in pace !


Tu organizza, io ti seguo …

… ma non pensate che la mia sia pigrizia o disinteresse.

Per natura ho la necessità di avere sempre tutto e soprattutto TUTTI sotto controllo.
Sono pochi i momenti in cui riesco a spegnere il frullio che ho in testa, anche una volta a letto mio marito si lamenta del rumore dei miei pensieri.
Non riesco ad addormentarmi finchè non sono sicura di aver presente la scaletta della giornata successiva per tutti i componenti della famiglia.

Probabilmente però il mio cervello ha maturato un meccanismo di difesa per non scivolare nell’ossessione e dalle vacanze riesco ad ottenere quello di cui ho bisogno: riuscire a delegare completamente la parte organizzativa.

La fortuna è che il mio marito sognatore non aspetta altro e quindi è ben felice quando alle sue proposte di viaggio io rispondo…”Tu organizza, io ti seguo”.


Qualcuno dovrà pure pensarci…

Papà sognatore si sta occupando di organizzare spostamenti, alloggi, mete… Allora mi sono detta: si progetta tanto il post-partenza, ma al prima chi ci pensa ???? Per vivere bene una cosa bisogna prepararsi al meglio !!!! E così mi ritrovo a pensare cosa dovrò fare prima di partire:

-vedere tutte le persone (amici, parenti & co) con cui non voglio perdere i contatti;
-mangiare TANTO e quello che mi piace;
-studiare a cosa andrò incontro…

Eppure, è inevitabile non pensare al dopo, ci sono molte domande che mi passano per la testa:

“Ma tutti gli spostamenti non saranno un po’ troppo stancanti ?”
“E se non riuscissi a mangiare ?”
“E se la malinconia diventa troppo forte ?”
“E se ci ammalassimo ?”

Troppe domande, a cui non so rispondere. Direi che, siccome non posso più di tanto programmare il futuro, mi conviene pensare al presente e… COME VA,VA!!


Che Bello Viaggiare all’Avventura….o No ?

Ho sempre invidiato quelli che nei loro diari di viaggio raccontano di viaggi fatti nella più completa libertà, senza prenotare ne’ trasporti ne’ un letto per la notte, liberi di andare dove li porta l’ispirazione del momento e di abbandonare una città, un’isola o una spiaggia se non sono come se li aspettavano o semplicemente se un altro luogo li attira in maniera irresistibile.
Mi dico sempre che così facendo si godono il meglio del viaggio, vivono il momento e possono scegliere luoghi e sistemazioni usando i loro cinque sensi e non le fantasie del viaggio immaginario fatto stando davanti al PC e basato su foto, guide, siti internet che magari poi non sono proprio proprio corrispondenti alla realtà….
Però….però…anche mentre li invidio, anche quando mi dico che una buona volta dovrei provarci anch’io con tutta la truppa al seguito, c’è una vocina dentro la mia testa che comincia a sussurrare frasi insidiose….

“E se arrivate nel mezzo della notte e non ci sono sistemazioni per 5 ? ”
….
“E se l’aereo per quell’isola fantastica costa il triplo di 3 mesi fa ? ”
….
“E se non puoi andare in quel paese bellissimo perché per i bambini serviva un visto speciale ? ”
….

Piano piano la parte che governa la vocina insidiosa prende il sopravvento su quella che sogna la libertà, comincia a far muovere mouse e tastiera ed in men che non si dica ha pronte le prenotazioni per aereo (che poi il prezzo sale…), autobus aeroporto-albergo (arriviamo stanchi, evitiamo le sorprese…), albergo (dove la trovi questa camera da 5 con vista grattacieli a questo prezzo ?) e magari anche per il parco naturale che visiteremo settimane dopo essere arrivati (c’è l’internet price…).

Per un breve periodo le due parti combattono tra loro, io assisto alla battaglia e soffro, perché faccio il tifo per tutte e due, finché alla fine la mia identità “tour operator” prende il sopravvento su quella “hippie” (o perlomeno, fino ad oggi è sempre stato così…), forte delle sue ragioni economiche e del senso di responsabilità del bravo padre di famiglia.
A quel punto mi rilasso, e quasi sempre mi rendo conto che questo costruire il viaggio da casa, il visitare mille siti internet e far incastrare due voli ed uno spostamento in treno con un’escursione nel deserto o una tappa in una città storica è una cosa che mi piace moltissimo, che se riuscissi la farei anche per lavoro…
E alla fine, quando tutto quadra (e il prezzo che spenderemo per farlo quadrare è ragionevole), allora tutte e due le parti che prima combattevano si uniscono in una grande soddisfazione per quello che sono riuscite a fare.

Certo, adesso dobbiamo anche partire….

P.S.
Che poi, restare in mezzo ad un strada senza un posto dove dormire capita anche ai super-organizzati, e di questo ne sa qualcosa perfino mia suocera….


Buttiamoci !!!

Inizialmente l’idea dei miei genitori mi spaventava un sacco! 1 anno di viaggi: ma scherziamo?!! Le amiche, i parenti, la mia casa, LO STUDIO!!!

Poi siamo passati ai 6 mesi e, anche lì, non è che l’idea mi sconfiferasse troppo.
Ho tirato un sospiro di sollievo quando ho saputo che avevamo ripiegato sui tre mesi.
Anche questo viaggio, però, mi spaventa.
So di essere fortunata perchè non a tutti (in realtà quasi a nessuno) si presenta questa possibilità, ma ho paura della nostalgia, di stufarmi a parlare 24 ore su 24 per 90 giorni con le stesse persone, di non riuscire a mangiare (sono un po’ schizzinosa) o a dormire (anche in fatto di cuscini sono un po’ esigente…).

Però è un’ avventura da vivere perchè, come ho già detto, è una grande possibilità; e poi ci sarà la mia famiglia che, qualsiasi cosa succedrà, sarà con me.

Perciò… BUTTIAMOCI!!!!


Perché Proprio Là ?

Non so….ha avuto un corteggiamento lungo, questa storia d’amore con l’Asia…
Quando ho iniziato a sognare un viaggio per il mondo, le prime mete che mi venivano in mente erano Canada, Stati Uniti, America del Sud, Nuova Zelanda, Australia….il sud/est asiatico era un po’ una nuvola confusa, messa lì alla fine di un giro del mondo ma senza un’idea precisa, un insieme di popoli tutti un po’ cinesi, con questa cucina Indonesiana o Thailandese che tanti nel mondo amano ma che a noi italiani non piace in maniera particolare.

Poi ho iniziato a leggere.

Ho letto guide di viaggio, ho letto libri, ho letto articoli di giornale, ho letto tanti racconti di viaggio sul web… ed ho imparato che paesi come Indonesia, Thailandia, Cambogia, Vietnam, Malesia hanno ognuno una propria identità, una storia ed una cultura affascinanti, oltre a non avere niente da invidiare al resto del mondo in quanto a bellezze naturali.

E poi c’è il piacere di scoprire un mondo diverso dal nostro, un mondo lontano da quello che ci circonda tutti i giorni; piacere che i paesi che all’inizio mi affascinavano (paesi molto “occidentali” per cultura e mentalità) probabilmente non ci avrebbero dato.

Così, quando è stato il momento di scegliere per davvero una meta per una lunga estate, complice il fatto che in America del Sud è inverno, il dito è caduto su questa parte del mappamondo: quella in basso a destra, quella sempre un po’ ignorata nei nostri studi di geografia, quella che non si sa bene quali nazioni contenga, quella che ha fatto innamorare tanti viaggiatori prima di noi….ora sta a noi scoprire il perché !


Compagni di Viaggio

A volte è bello sapere di non essere da soli.
A volte è bello sapere che c’è qualcuno che, come te, se potesse partirebbe domani e girerebbe per il mondo a tempo indeterminato.
A volte è bello sapere che c’è qualcuno che fa un viaggio di 11.000 km (anche) per vedere le balene.

Tanti anni fa due amici sono venuti con noi per una parte di quella che è stata forse la nostra prima avventura, un’indimenticabile esperienza in Brasile…allora eravamo solo in 3 (e mezzo…).

Anche questa volta, dopo tanti anni in cui cause di forza maggiore non gli hanno permesso di viaggiare con noi, questi due amici saranno con noi a Bali, la nostra prima tappa dopo Singapore: welcome back !!


Il Dado è Tratto

Eh si, alla fine, dopo tanto sognare, poco discutere, molte incertezze e tanti calcoli, il dado è tratto: abbiamo acquistato i biglietti aerei, non si torna indietro.
Destinazione ? Per ora Singapore andata e ritorno, ma il programma completo di viaggio è qui, nella mia testa, deve solo trovare l’uscita !
Certo, rispetto al “Grande Sogno” iniziale di un intero anno sabbatico trascorso ad esplorare il mondo l’obiettivo è cambiato: sarà un’estate in viaggio, ad esplorare il sud-est asiatico.
E’ il giro del mondo ? Troppo costoso, troppo difficile da organizzare, e forse anche “troppo” in tutti i sensi….24 ore su 24 tutti assieme, per 365 giorni…chissà se avremmo resistito ?
Invece questa avventura sembra più “giusta”, più a misura di famiglia, e speriamo non meno ricca di esperienze e di luoghi meravigliosi.