Una famiglia…tanta curiosità…un sogno….Il Mondo !

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Vino Devinato, Ciambelle Alla Cannella, Passeggiate e Musei

E anche la seconda settimana è terminata, la casa a l’auto dei nostri ospiti sono state riordinate e pulite ed è tempo di concludere questa esperienza (e di tornare al calduccio di casa nostra, che qui siamo già sui 18 gradi con pioggia).

Esauriti nella prima settimana tutti i luoghi “da non mancare” secondo le guide turistiche, siamo passati a quelli meno quotati, con qualche delusione e qualche piacevole sorpresa.

Quello che sicuramente non manca a Stoccolma e dintorni è la possibilità di fare belle passeggiate sul bordo dell’acqua ammirando piacevoli veute, che siano boschi, laghi o splendidi palazzi:

L’altra cosa che non manca sono i musei, ma si sa che noi CinqueNelMondo non siamo proprio degli appassionati del genere…in ogni caso, 2 o 3 non ce li siamo fatti mancare (anche perchè a volte è la pioggia a “spingerti” dentro un museo): quello di arte moderna (un po’ deludente), quello dedicato ad Astrid Lindgren, l’autrice di Pippi Calzelunghe (un po’ deludente fino a quando la Piccola Folletta ha scoperta la sala delle costruzioni con mattoni di plastica leggera: in quel momento è schizzato al massimo del punteggio, ci hanno praticamente cacciati all’ora della chiusura) e quello dedicato al veliero Vasa, ripescato intero dopo 331 anni (bello, il veliero impressionante per le sue dimensioni e decorazioni e ben fatte le mostre a corredo).

A completare il tutto qualche gita fuori porta: la prima a Grinda, un’isola “incontaminata”…mah…bello, ma direi che un’ora e mezzo di battello verso nord non ha cambiato di molto il panorama, anche se qualcuno ha tentato di entrare in acqua giusto per vedere l’effetto che fa.

E poi Sigtuna, la città piu’ antica della Svezia, che ovviamente ha anche la strada piu’ antica, la moneta piu’ antica, ecc. ecc., un po’ deludente, mentre il vicino castello di Skokloster è stata una visita molto simpatica: molte sale arredate con arredi d’epoca originali e anche, curiosamente, alcune opere di Arcimboldo, e alcune vere principesse da me prontamente immortalate.

E chiudiamo con la dieta svedese by CinqueNelMondo: premesso che Papà Sognatore ha messo su un paio di chili (due settima di colazione con frutta, pane burro e marmellata, succo d’arancia e altre piccole prelibatezze non passano inosservate), bisogna dire che anche la Piccola Folletta ha trovato pietanze molto gradite (polpette con purè e ciambelle alla cannella soprattutto), che hanno permesso di pranzare serenamente in qualche ristorante, mentre a cena abbiamo osato solo una volta (il conto è molto più salato, e gia a pranzo non è che si scherzi con ‘ste corone svedesi…).

Fallimentare invece il tentativo di Papà Sognatore e Mamma Paziente di lanciarsi sul vino non alcolico: visto che qui gli alcolici al supermercato non li vendono e che l’apposito negozio statale è ad una quindicina di chilometri abbiamo pensato di provare il vino senz’alcool, pensando “ce ne sono scaffali pieni, se lo comprano sarà pure buono”…Non Fatelo Mai !! La mezza bottiglia rimasta è appena andata giù nello scarico del lavandino.

Per fortuna altre cose ci hanno tirato su il morale, come come il pane nero con i semini per la colazione ed il toast svedese con maionese e gamberetti (ma non 3 gamberetti striminziti come da noi, ce ne saranno un paio d’etti sopra…vero che costa 15 euro :-O).

Degli svedesi ci è rimasta l’impressione di gente tranquilla, molto attenta all’ecologia (si ricicla molto, e ho visto più Tesla e BMW elettriche in questi giorni di quante ne avessi mai viste prima), molto sportiva (tutti che camminano e corrono intorno a laghi e parchi), Stoccolma sembra una città bella e ben organizzata, probabilmente sarebbe anche bello vivere qui, peccato che l’estate duri troppo poco !

 

Stoccolma, Bella da Vivere in Relax

Eccoci qua, al nostro quinto scambio casa, che suscita sempre curiosità e domande tra i “non adepti” (questa volta un collega mi ha chiesto: “ma non hai paura che usino i tuoi vestiti ?”…..)

C’è da dire che tecnicamente non siamo CinqueNelMondo, la Viaggiatrice Curiosa non è infatti con noi, ma è in un’altra parte del mondo diversa da casa, e quindi facciamo che vale lo stesso.

La Svezia si presenta bene, l’aeroporto ha i pavimenti in parquet (vero, non laminato come quello di Orio al Serio…d’altronde qui il legno non manca) e al ritiro bagagli non si ripete la solita scena all’italiana di quelli che sgomitano e si piazzano davanti al nastro, che la loro valigia sarà sicuramente la prima per diritto divino: c’è una bella striscia gialla ad un metro dal nastro trasportatore, e tutti dietro ad attendere il proprio bagaglio con pazienza. Unica eccezione: uno spazio di avvicinamento per i disabili, rigorosamente rispettato. Ah, la civiltà nordica !

Recuperata la macchina e raggiunta la bella casa in cui saremo ospiti iniziamo la nostra prima settimana di esplorazione di Stoccolma e dintorni. La prima cosa che mi viene da dire è che la città non è da colpo di fulmine, non ha quel monumento che ti fa dire “ah, però”. Piuttosto ti entra dentro lentamente, al ritmo degli svedesi, che sembrano prendersela con molta calma, sia alla guida che nella quotidianità, con le loro lunghe e numerose pause caffè (e cappuccino, e cinnamon roll, e birra, e vino, e….).

Mi è piaciuto il Millesgarden, una “casa museo” in cui sono raccolte le opere di una coppia di artisti dalla sensibilità particolare, costruita ed arricchita nel corso di decenni:

Ed anche il centro storico, Gamla Stan, anche se zeppo di negozi di roba turistica, mantiene una sua personalità affascinante, mentre il tanto pubblicizzato cambio della guardia non mi è sembrato granchè come show, si è salvato giusto perchè c’era la banda a cavallo (e per qualcuno mi è anche venuto da pensare “povero cavallo”, vista la stazza non proprio filiforme);

Così come ci è piaciuto il Municipio, “normale” edificio di mattoni rossi, ma sarà il fatto che ne vadano così orgogliosi, o le sue dimensioni “XL” o il fatto che si specchia nell’acqua, che merita di essere visto e visitato:

Certo, l’acqua, qui è dappertutto: la città è costruita su isole, piu’ grandi di quelle di Venezia (e quindi lasciano spazio al traffico, che non è poco, tanto che è attivo un “congestion charge”, una tassa che si paga per entrare in città nelle ore di punta), ma comunque non così grandi da far pedere di vista il mare (o il lago, visto che ci sono tutte e due, uno di fronte ed uno alle spalle della città). Ed è proprio dall’acqua che la città dà il suo meglio, con le viste dai battelli che ti portano da un’isola all’altra (trasporto pubblico, come i vaporetti, il biglietto é lo stesso della metro e dei tram/autobus)…che bello uscire la mattina, prendere la bici ed andare all’imbarco del ferry per andare in città (e qui affiorano i ricordi di Bangkok e del Chao Phraya ! Sigh…).

Poi ci sono le visite a palazzi, come il palazzo reale, quello fuori città, dove abitano veramente i reali di Svezia, begli interni e bel parco rilassante:

Segue l’immancabile (per una capitale nordica, chissà da dove nasce questa mania) museo all’aperto delle abitazioni provenienti da tutto il paese: Skansen, un’attrazione enorme che occupa tutta una collina, un sacco di abitazioni in legno (what else ?) con l’aggiunta di acquario e zoo…massacrante ! (ma, in parte, interessante)

E alla fine della prima settimana arrivano le gite fuori porta: Uppsala, città ricca di storia, ma a dire il vero di non molto altro, e Trosa, ridente località marina (balneare direi di no, viste temperatura e limpidezza dell’acqua) a sud di Stoccolma:

Ci sarebbe altro da dire, partendo dalle piste ciclabili presenti ovunque, passando ai caprioli che ti attraversano davanti mentre tu pedali bello tranquillo, per finire alle bambine di 6-9 anni che girano sul tram senza genitori alle 22:30 di Domenica sera… ma il sole sorge alle 4:30 (e spesso disturba il sonno di Papà Sognatore, che è un delitto di lesa maestà) e domani c’è un battello da prendere, per cui per ora saluti da Stoccolma !

 

Turchia: Quanto Si Spende Per…

– Un pranzo o cena per 5 persone, ordinando una portata a testa, bevande (acqua, birra o vino, te freddo), qualche antipasto o dessert: 15 – 55 euro (in un simil “fast food” abbiamo in realtà speso 12 euro, ma il tizio era simpatico e con la mancia siamo arrivati a 15)
– Una birra da 33 cl: 1,5 euro, ma non tutti i ristoranti la servono, solo quelli che hanno la licenza apposita
– Una maglietta: 3 euro, jeans di marca 15 euro, diciamo che all’outlet ho dovuto cercare di ripartire il piu’ in fretta possibile per evitare di trovarci con chili e chili di vestiti in piu’ da infilare in valigia
– Una bottiglia d’acqua da un litro e mezzo: prezzo mooooolto variabile, da 50 centesimi al negozietto “turco turco” a 2 euro agli shop dei musei
– Una camera con aria condizionata, colazione turca compresa: da 16 euro (a Fethiye) a 35 euro (Olympos, in una affascinante Country House)
– Taxi per distanze brevi: non abbiamo usato taxi
– Una visita ad un museo / sito archeologico: poco, molto poco, da 80 centesimi a 9 euro (Efeso), io credevo di aver fatto un affare con i 50 euro a testa della carta che ci dava accesso a tutti i siti e musei della Turchia per quindici giorni, in realtà se avessimo comprato i singoli biglietti avremmo speso solo 7/8 euro in piu’ (ma così abbiamo anche saltato qualche fila)
– Taxi boat che ti porta alla spiaggia dell’isola delle farfalle e ti viene a riprendere a chiamata: 45 euro, prezzo di favore contrattato per me dal mio amivo Ali che ci ha accalappiati appena scesi dalla macchina
– Massaggio a tutto il corpo più scrub: purtroppo la visita ad un Hammam non era in programma, e poi dicono che i massaggi turchi sono “robusti” e poco rilassanti…
– Assoldare 3 vecchiette per farsi accompagnare a delle introvabili rovine: gratis, ma poi ti tocca spendere 15 euro in oggettini che non avresti mai comprato, uno per vecchietta: