Stoccolma, Bella da Vivere in Relax
Eccoci qua, al nostro quinto scambio casa, che suscita sempre curiosità e domande tra i “non adepti” (questa volta un collega mi ha chiesto: “ma non hai paura che usino i tuoi vestiti ?”…..)
C’è da dire che tecnicamente non siamo CinqueNelMondo, la Viaggiatrice Curiosa non è infatti con noi, ma è in un’altra parte del mondo diversa da casa, e quindi facciamo che vale lo stesso.
La Svezia si presenta bene, l’aeroporto ha i pavimenti in parquet (vero, non laminato come quello di Orio al Serio…d’altronde qui il legno non manca) e al ritiro bagagli non si ripete la solita scena all’italiana di quelli che sgomitano e si piazzano davanti al nastro, che la loro valigia sarà sicuramente la prima per diritto divino: c’è una bella striscia gialla ad un metro dal nastro trasportatore, e tutti dietro ad attendere il proprio bagaglio con pazienza. Unica eccezione: uno spazio di avvicinamento per i disabili, rigorosamente rispettato. Ah, la civiltà nordica !
Recuperata la macchina e raggiunta la bella casa in cui saremo ospiti iniziamo la nostra prima settimana di esplorazione di Stoccolma e dintorni. La prima cosa che mi viene da dire è che la città non è da colpo di fulmine, non ha quel monumento che ti fa dire “ah, però”. Piuttosto ti entra dentro lentamente, al ritmo degli svedesi, che sembrano prendersela con molta calma, sia alla guida che nella quotidianità, con le loro lunghe e numerose pause caffè (e cappuccino, e cinnamon roll, e birra, e vino, e….).
Mi è piaciuto il Millesgarden, una “casa museo” in cui sono raccolte le opere di una coppia di artisti dalla sensibilità particolare, costruita ed arricchita nel corso di decenni:
Ed anche il centro storico, Gamla Stan, anche se zeppo di negozi di roba turistica, mantiene una sua personalità affascinante, mentre il tanto pubblicizzato cambio della guardia non mi è sembrato granchè come show, si è salvato giusto perchè c’era la banda a cavallo (e per qualcuno mi è anche venuto da pensare “povero cavallo”, vista la stazza non proprio filiforme);
Così come ci è piaciuto il Municipio, “normale” edificio di mattoni rossi, ma sarà il fatto che ne vadano così orgogliosi, o le sue dimensioni “XL” o il fatto che si specchia nell’acqua, che merita di essere visto e visitato:
Certo, l’acqua, qui è dappertutto: la città è costruita su isole, piu’ grandi di quelle di Venezia (e quindi lasciano spazio al traffico, che non è poco, tanto che è attivo un “congestion charge”, una tassa che si paga per entrare in città nelle ore di punta), ma comunque non così grandi da far pedere di vista il mare (o il lago, visto che ci sono tutte e due, uno di fronte ed uno alle spalle della città). Ed è proprio dall’acqua che la città dà il suo meglio, con le viste dai battelli che ti portano da un’isola all’altra (trasporto pubblico, come i vaporetti, il biglietto é lo stesso della metro e dei tram/autobus)…che bello uscire la mattina, prendere la bici ed andare all’imbarco del ferry per andare in città (e qui affiorano i ricordi di Bangkok e del Chao Phraya ! Sigh…).
Poi ci sono le visite a palazzi, come il palazzo reale, quello fuori città, dove abitano veramente i reali di Svezia, begli interni e bel parco rilassante:
Segue l’immancabile (per una capitale nordica, chissà da dove nasce questa mania) museo all’aperto delle abitazioni provenienti da tutto il paese: Skansen, un’attrazione enorme che occupa tutta una collina, un sacco di abitazioni in legno (what else ?) con l’aggiunta di acquario e zoo…massacrante ! (ma, in parte, interessante)
E alla fine della prima settimana arrivano le gite fuori porta: Uppsala, città ricca di storia, ma a dire il vero di non molto altro, e Trosa, ridente località marina (balneare direi di no, viste temperatura e limpidezza dell’acqua) a sud di Stoccolma:
Ci sarebbe altro da dire, partendo dalle piste ciclabili presenti ovunque, passando ai caprioli che ti attraversano davanti mentre tu pedali bello tranquillo, per finire alle bambine di 6-9 anni che girano sul tram senza genitori alle 22:30 di Domenica sera… ma il sole sorge alle 4:30 (e spesso disturba il sonno di Papà Sognatore, che è un delitto di lesa maestà) e domani c’è un battello da prendere, per cui per ora saluti da Stoccolma !
Ciao belli, dopo il caldo soffocante di oggi viene proprio voglia di raggiungervi e bighellonare un po’ con voi.
buon proseguimento
6 agosto 2019 alle 10:34 PM