Gili, Le Isole Della Prima Volta
Salutare le isole Gili e’ stata un po’ una cosa strana, la prima volta che in questa vacanza abbiamo lasciato un luogo in cui non faremo ritorno….siamo infatti tornati a Bali, solito viaggio in barca (questa volta molto piu’ tranquillo) e la sensazione di essere un po’ tornati “a casa”, con i galli nelle gabbie, i templi, le palme, le risaie…
Pero’ gia’ c’e’ un po’ di nostalgia per le Gili, in particolare per Gili Meno, la piu’ piccola e tranquilla nella quale siamo stati solo per una gita di qualche ora e che invece avrebbe meritato un soggiorno di qualche giorno, con quei romantici bungalows a 10 metri dalla spiaggia e dal mare pieno di corallo, di pesci e di tartarughe.
Eh si, qui per la prima volta abbiamo nuotato con una tartaruga: quando mi e’ apparsa nella visuale della maschera, nuotando con una leggerezza insospettabile che la fa sembrare una creatura di altri tempi, mi sono proprio emozionato ! Nei giorni successivi l’incontro e’ poi diventato abituale, una visita al mattino ed una al pomeriggio, e loro sempre a “brucare” beatamente sul fondale.
E’ stata anche la prima volta in cui mi sono sentito in balia di una corrente marina: non siamo dei grandi nuotatori, ed il nostro snorkeling in passato si era limitato a seguire le rocce di qualche scogliera nel Mediterraneo….qui la bellezza della vita subacquea ti porta ad esplorare sempre un po’ piu’ in la’, fino ad arrivare al punto che noi chiamiamo “deep blue” (mai visto Nemo ?), e proprio qui, mentre cercavo di stare vicino alla tartaruga, ho lottato contro la corrente che pero’ mi ha portato via, inesorabile….adesso so cosa vuol dire “essere in balia della corrente”. Per fortuna basta rientrare dove l’acqua e’ profonda 3-4 metri e subito si riprende il controllo della situazione.
La prima volta anche su isole senza mezzi a motore: una settimana alle Gili ci ha portato indietro di qualche decennio, con i carretti a cavallo a fare da taxi e le biciclette tornate ad essere il mezzo di trasporto per eccellenza (anche se trascinarle a piedi sotto il sole di mezzogiorno quando la strada sterrata diventa pista di sabbia non e’ la mia attivita’ preferita….).
Ed infine, per la prima volta in un luogo dai contrasti cosi’ marcati, dove il canto del muezzin ad ogni preghiera (indimenticabile quello delle 5 del mattino…) convive con le feste che durano fino alle 5 del mattino, alcool a fiumi e tutto il resto (ma offrire marjuana ad un papa’ che tiene la manina della figlia di 4 anni sara’ benvisto dal Corano? Mah….). Gia’, perche’ Gili Trawangan, al contrario di Gili Air, ha decisamente scelto da che parte stare: e’ tutta al servizio del turista 20 – 25 enne, che vuole feste notturne, belle spiagge (da mezzogiorno in poi, che la mattina si recupera…) e incontri ravvicinati con l’altro sesso.
Comunque bei ricordi, bellissime immagini di spiagge, tramonti e vita sottomarina….e se amate il mare e vi venisse l’idea pazzerella di fare un salto da queste parti, un consiglio: andate a Gili Meno, una settimana vi bastera’ per ricaricarvi per un anno intero!
Caro papà sognatore, in un posto così si può solo sognare!!!!!!!!!!!!!!
27 giugno 2012 alle 9:15 PM
che dire….beati voi!! Marco Esposito
7 luglio 2012 alle 6:14 am