E I Nuvoloni Ci Hanno Seguito
Anche questa volta due ore circa di traghetto ci hanno portati su un’ isola, Pulau Tioman. Stavolta il viaggio e’ andato liscio, nessuna crisi pre-post partenza….come al solito la piccola viaggiatrice si e’ fatta un’ oretta di sonno, si vede che il traghetto ha un effetto soporifero. Purtoppo i nuvoloni ci hanno seguito dalla costa, e per i primi due giorni il tempo e’ stato molto piovoso; poi per fortuna si e’ un po’ sistemato e siamo riusciti a goderci spiagge, mare e la fauna locale.
Quest’isola e’ molto diversa dalle Gili; le dimensioni sono sempre ridotte (20 km x 11 km) ma, mentre le Gili sono praticamente piatte sul livello del mare e tutto e’ a portata di bicicletta, Tioman e’ una montagna che sbuca dal mare. Il picco piu’ alto supera di poco i mille metri, l’interno e’ una sorta di giungla con grandi alberi, felci enormi e qualche cascata, che abbiamo visitato con un tour in fuoristrada in un giorno in cui il sole si e’ fatto desiderare.
Nello stesso giorno abbiamo anche visitato il Turtle Sanctuary, un centro di volontariato per la salvaguardia delle tartarughe marine; qui la minaccia principale viene dall’uomo, le uova di tartaruga vengono infatti rubate dalle spiagge per essere vendute e mangiate, costano un euro, e se pensate che un nido ne contiene centinaia, la tentazione è forte…In una vasca abbiamo anche incontrato Jo, una povera tartaruga cieca che per questo motivo non ha potuto essere liberata in mare, ma che è stata contentissima di farsi accarrezzare sulla schiena, faceva delle gran giravolte!
C’è una sola strada sull’isola, che collega la costa ovest a quella est; tutti gli altri spostamenti devono essere fatti in barca, contrattando di volta in volta sul prezzo e, nel caso dei tour, sulle destinazioni. E così abbiamo fatto, facendo due belle escursioni in barca: la prima ad un’isoletta vicina, poco più di uno scoglio, ma circondata da coralli molto belli e molto colorati e da un’ infinità di pesci (abbiamo finalmente visto anche Nemo, qualcuno ci ha detto che si riescono a vedere anche gli squali, ma noi non li abbiamo visti….che sfortuna ;-)…), la seconda a Coral Island, vicino alla quale c’è un bellissimo posto per lo snorkeling (abbiamo incontrato di nuovo una tartaruga marina) e che ha una spiaggia bellissima, veramente bianca e solitaria (va be’, se non contate le 10 barche piene di turisti che fanno snorkeling con il giubbettino arancione e le moto d’acqua guidate da tizi che sembrano pirati della Malesia).
A proposito di snorkeling, anche la piccola viaggatrice e’ ormai un’ esploratrice provetta: indossa il suo giubbettino salvagente rosa (quale altro colore, se no?), maschera e boccaglio, e via in acqua, alla ricerca di Nemo!! Solo il freddo la infastidisce, e di solito dopo 5 minuti siamo costretti a riportarla sulla barca (ma Nemo e’ stato avvistato, e questo e’ l’importante). Qui hanno anche l’abitudine di fare snorkeling completamente vestite e con il velo (le donne) e portandosi dietro dei sacchetti di pane per attirare i pesci (lo fanno tutti, non che ce ne sia bisogno, anzi…col pane diventano veramente troppi!! ). Peccato che poi lascino i sacchettini del pane in mare, mi verrebbe voglia di farli mangiare a loro…che rabbia!
Riguardo invece al mangiare per umani, che ci stava creando qualche problemino, abbiamo trovato un paio di espedienti: nella spiaggia vicino alla nostra c’è un bar sulla spiaggia che fa una discreta pizza; il posto e’ molto bello, con sedie e tavolini sulla sabbia e ombreggiati da grandi alberi, ci siamo andati due volte anche se bisogna prendere un taxi e poi farsi una scalinata in mezzo alla giungla, perché il taxi non può arrivare al villaggio vicino, non c’è la strada… E poi abbiamo scoperto i “plain noodles”, cioè gli spaghetti di riso lessati ma senza nessuna salsa: basta chiedere un po’ di burro (il parmigiano quello no, non e’ ancora arrivato) ed ecco servita una discreta pasta in bianco, che fa da alternativa al riso bianco per la piccola viaggiatrice.
Oggi lasciamo la Malesia per andare in Cambogia, a vedere i templi di Angkor Wat, un doppio volo aereo che ci porterà lontano dal mare per un po’…speriamo che la Cambogia sia accogliente come Indonesia e Malesia!
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