Canyonlands E Arches: lo Utah in crescendo
Il “tappone dolomitico” da Bryce a Moab alla fine e’ stato percorso quasi piacevolmente, la strada panoramica numero 12, come peraltro suggerito (con colpevole ritardo! :-)) da un assiduo commentatore del blog, e’ effettivamente panoramica, gli scenari ed i colori cambiano spesso e rendono le quasi 6 ore piu’ piacevoli.
E per i piu’ curiosi ecco il veicolo su cui stiamo viaggiando (con relativo autista al 50%), non e’ molto americano (e’ un Ford Transit con motore 3.5 V6) ma e’ molto confortevole, i bagagli stanno tranquillamente dietro i sedili ed i 12 posti per 9 persone permettono qualche piccolo momento di relax:
Facendo base a Moab, una simpatica cittadina molto turistica, la prima visita e’ stata Canyonlands: un parco molto selvaggio, pochi turisti ma viste spettacolari sui canyon sottostanti, la zona di visita si chiama Island In The Sky proprio perche’ e’ un’isola sospesa tra i canyon scavati da due fiumi:
A Moab e’ anche stata inaugurata una piccola tradizione, quella del temporale pomeridiano/serale: da un lato benvenuta, per le temperature finalmente fresche, dall’altro un po’ rompiscatole, la luce del pomeriggio non e’ mai quella giusta per apprezzare gli splendidi colori di queste rocce e la prima sera abbiamo anche rischiato di beccarci il temporale in pieno prima di arrivare al ristorante. Siamo comunque riusciti a passare mezza giornata ad Arches, altro splendido parco caratterizzato da rocce dalle forme particolari, come la Balanced Rock qui sotto, e dalla presenza di 2.000 archi naturali di roccia; noi naturalmente ne abbiamo visti solo 5 o 6, i piu’ famosi:
Causa pioggia solo alcuni di noi, i piu’ temerari (o i meno pigri ? Non saprei…) si sono lanciati nell’ascesa serale all’arco che e’ il simbolo dello Utah, e sono stati premiati da un luogo che, insieme alle particolari rocce che lo circondano, ha una sua mestosita’ che mette soggezione:
Ora salutiamo Moab e ci dirigiamo a sud, verso altre mete molto attese: Monument Valley, Antelope Canyon, e Grand Canyon.
L’assiduo è qui e legge l’articolo con colpevole ritardo 🙂 dopo quello della Monument! Contento che abbiate colto e gradito il suggerimento. Ciao
Roberto
14 luglio 2015 alle 8:19 am