Monument Valley, Antelope Canyon E La Nuvola Di Fantozzi
Come gia’ successo a Moab, una nuvola fantozziana sta cercando di mettere i bastoni tra le ruote al nostro USA on the road. Per quanto riguarda la Monument Valley in parte c’e’ riuscita! La giornata era iniziata bene, un bel cielo, non troppe miglia da fare e due “antipasti” interessanti, il Goosenecks park (una bella vista su due anse di fiume dalla forma particolare) e Mexican Hat, una roccia in bilico che ricorda un sombrero:
Arrivare alla Monument Valley da nord, soprattutto per i non piu’ giovanissimi che hanno visto qualche film western, non puo’ non risvegliare delle immagini sepolte in fondo alla memoria, e anche i piu’ giovani potrebbero avere un fotogramma di Forrest Gump nel loro archivio personale:
Purtroppo pero’ le prime gocce di pioggia sbattono sul parabrezza ed entriamo nella valle per il giro in auto in un clima quasi autunnale…riusciamo comunque ad avere qualche scorcio soleggiato ma a molti di noi rimane l’impressione che la vista migliore sia quella da lontano, con questo skyline particolare a stagliarsi contro il cielo
Per fortuna la serata è rilassante, cena fatta in casa e un tappeto di stelle da osservare con il buio.
Il giorno dopo ci attende Antelope Canyon, una meraviglia della natura scavata dalle piogge e dalla sabbia; il tour prenotato è alle 13, arriviamo un po’ troppo in anticipo causa piccolo errore di pianificazione oraria (i cambi di ora tra stato e stato, in questo caso Utah e Arizona, tendono ad essere facili da dimenticare…) e visto il cielo temporalesco il “simpatico” navajo che gestisce il tutto ci dice di leggere bene le condizioni di annullamento…cominciamo male! E in effetti il tour viene poi annullato per il pericolo di inondazione improvvisa causa temporale…maledetta nuvola fantozziana! Ci consoliamo con un’occhiata alla diga del lago Powell e, per i soliti temerari che sfidano la pioggia del pomeriggio, ad una particolare ansa del Colorado river:
Non avendo potuto ri-prenotare il tour per il giorno successivo (il navajo è stato inflessibile: “come back tomorrow! “) Papà Sognatore si ripresenta la mattina poco dopo le 8 e riesce a prenotare il tour delle 12: finalmente riusciamo ad entrare in questo canyon molto particolare dove colori, forme e soprattutto giochi di luce stupiscono ogni pochi passi, è forse la cosa più bella vista fino ad oggi:
Finalmente soddisfatti, ci spariamo le nostre 200 miglia quotidiane in direzione della prossima tappa: Grand Canyon.
Mi sembra che nonostante la nuvoletta stia procedendo tutto molto bene, foto bellissime e voi direi che siete in forma quindi il cibo è buono un bacione a tutti
12 luglio 2015 alle 7:51 PM
Il Gooseneck me l’ero perso, invexe il resto no. Peccato x le nuvole. Bella la tua foto con dietro l’Horsehue band. Gran viaggio, buona continuazione.
Roberti
14 luglio 2015 alle 7:34 am